Ammortamento di terreni e fabbricati: le nuove regole per il 2024
Il tema dell’ammortamento di terreni e fabbricati presenta importanti novità per il 2024, con particolare attenzione alla distinzione tra aspetti civilistici e fiscali. Vediamo i punti chiave della disciplina.
L’ammortamento dei terreni
Per quanto riguarda i terreni, il principio generale prevede la loro non ammortizzabilità, in quanto beni la cui utilità non si esaurisce nel tempo. Esistono però alcune eccezioni specifiche, come nel caso di terreni adibiti ad autostrade, piste, moli e linee ferrate.
La disciplina dei fabbricati
La normativa distingue tra:
- Fabbricati strumentali: soggetti ad ammortamento con aliquota ordinaria del 3%
- Fabbricati non strumentali: secondo le nuove disposizioni dell’OIC 16, devono essere ammortizzati come regola generale
La novità dell’ammortamento maggiorato
Per il settore del commercio al dettaglio è stata introdotta una importante novità: la possibilità di applicare un ammortamento maggiorato al 6% (invece del 3%) per i fabbricati strumentali. L’agevolazione:
- Si applica dal periodo d’imposta 2023 fino al 2027
- Riguarda specifici codici ATECO del commercio al dettaglio
- È limitata ai fabbricati entrati in funzione entro il 31.12.2023
- Non si applica ai fabbricati in locazione o leasing
Aspetti operativi
La maggiorazione dell’ammortamento richiede:
- L’imputazione contabile della quota maggiorata
- La verifica della prevalenza dell’attività commerciale rispetto al totale dei ricavi
- L’adeguamento del piano di ammortamento civilistico
Questa disciplina rappresenta un importante strumento di supporto per il settore del commercio, consentendo un più rapido recupero degli investimenti immobiliari attraverso l’ammortamento fiscale accelerato.
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