La Blockchain

Concordato

La blockchain è il punto di partenza del funzionamento del bitcoin ed è basata sulle funzioni di hashing.

Una funzione di hashing è un procedimento informatico che permette di calcolare un numero associato ad un determinato file. Questo numero risulterà sempre lo stesso se associato al medesimo file. Dal numero calcolato, il cosiddetto “hash”, è impossibile risalire al file inziale.

La probabilità di ottenere lo stesso hash per due files diversi è molto molto scarsa, anche se il file cambia di pochissimo, l’hash che ne risulta cambia totalmente, pertanto, il calcolo dell’hash consente di verificare se il file ricevuto corrisponda esattamente a quello inviato.

Si ipotizzi che in un determinato giorno in un ufficio brevetti pervengano mille richieste e che per ogni dieci richieste un computer crei un file compresso delle richieste ricevute, uno zip. Per ogni zip viene calcolato l’hash e lo scrive in un file. Tale file verrà incluso nello zip successivo e così per tutte le altre richieste. Se si vorrà eliminare o modificare un file di uno zip, il suo hash sarà diverso, pertanto sarà necessario modificare anche lo zip successivo, che a sua volta, di conseguenza, avrà un hash diverso.

Questo processo crea una catena, la cosiddetta “chain” di hash relativi allo zip , ovvero al “blocco”, precedente che sono inclusi nel blocco successivo, man mano diventerà impossibile cancellare il fatto che un determinato brevetto era stato presentato un tale giorno ad una tale ora, per poterlo fare sarà necessario smontare tutta la catena.
La blockchain pertanto è un metodo per apporre e verificare la certificazione che un file già esisteva ad una certa data e ora. Tuttavia, la blockchian dimostra l’esistenza del file ma non prova l’identità del proprietario del file.

Per provare l’identità del blocco subentrano le chiavi asimmetriche, ovvero sistemi di cifratura dei dati.

Esistono diversi tipi di sistemi di cifratura, quelli più usati sono quelli simmetrici e asimmetrici. La crittografia simmetrica permette di cifrare un file con una password, per poi decifrarlo con la medesima password. Quella asimmetrica invece prevede la presenza di coppie di chiavi, in particolare, se si cifra qualcosa con una chiave è possibile decifrarla solo con l’altra chiave e viceversa. Si pensi alla “firma digitale”, questa certifica l’autore del file, calcolando l’hash del file e cifrando tale hash con una chiave, si garantirebbe l’autore del file ma al tempo stesso che il file non è mai stato modificato.

Le chiave asimmetriche possono essere usate per qualsiasi procedimento che richiede la certificazione dell’autore di qualcosa.

Nella blockchain Bitcoin, il processo di verifica delle transazioni, prevede la presenza di nodi validatori e di miner, dal verbo “to mine”, estrarre, ovvero relativi al processo di estrazione di un bitcoin generati dalla rete e distribuiti online. Quando c’è un trasferimento di Bitcoin, tale transazione viene inserita in un blocco di altre transazioni. Tale blocco viene sottoposto ad un controllo crittografico per poter essere validato. Un miner che trova la chiave del bitcoin, sottopone la soluzione a tutti i computer della rete, che dovranno a loro volta confermarla.

Una transazione su Bitcoin sarà registrata solo quando sarà avvenuta effettivamente e sarà registrata nella blockchain nel posto che tiene il conto di quanti Bitcoin esistono e a chi appartengono.

Tale meccanismo consente agli utenti di spendere solo gli effettivi bitcoin posseduti, impendendo di spendere gli stessi bitcoin più volte considerato che chiunque, in qualsiasi momento, può verificare i bitcoin registrati nella blackchian. Raggirare tale meccanismo è molto complicato.

Le transazioni di Bitcoin appartengono a proprietari registrati con pseudonimi e identificati soltanto con un codice. Ogni transazione è identificata di una chiave pubblica e da una chiave privata, secondo il sistema asimmetrico: la chiave pubblica identifica il ricevente ed è usata da tutti i dispositivi del sistema che verificano l’operazione, quella privata è utile agli utenti coinvolti per autorizzare la transazione.
La prima transazioni di Bitcoin avvenne tra il mittente, Satoshi Nakamoto, e il destinatario, Hal Finney.

Il Sig.Finney è noto come uno dei coder originali del protocollo Bitcoin e grazie alle sue abilità Nakamoto ha potuto eseguire le prime transazioni con il suo algoritmo.

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