Riforma fiscale 2025: Le novità per il lavoro autonomo e le professioni

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Riforma fiscale 2025: Le novità per il lavoro autonomo e le professioni

Il Decreto Legislativo n. 192 del 13 dicembre 2024 introduce importanti modifiche alla tassazione del lavoro autonomo, avvicinandola significativamente a quella del reddito d’impresa. Analizziamo le principali novità che entreranno in vigore dal 2025.

Il principio di onnicomprensività

Una delle novità più rilevanti è l’introduzione del principio di onnicomprensività nella determinazione del reddito da lavoro autonomo, simile a quello già applicato ai lavoratori dipendenti. Il reddito verrà calcolato come differenza tra:

  • Tutti i proventi e benefici ottenuti nel periodo d’imposta
  • Le spese sostenute per l’esercizio dell’attività

Viene confermato il principio di cassa per l’imputazione temporale dei componenti di reddito.

Deducibilità delle spese

Il decreto introduce una disciplina dettagliata per la deducibilità delle spese:

Spese per beni strumentali

  • Quote di ammortamento secondo coefficienti ministeriali, ridotti alla metà per il primo anno
  • Deduzione integrale per beni con costo unitario fino a 516,40 euro
  • Per i beni ad uso promiscuo, deducibilità al 50%

Spese per immobili

  • Per gli immobili strumentali: deducibilità dei canoni di locazione per almeno 12 anni
  • Per immobili ad uso promiscuo: deducibile il 50% della rendita o del canone di locazione
  • Spese di ristrutturazione deducibili in quote costanti in 5 anni

Altre spese deducibili

  • Prestazioni alberghiere e ristorazione: deducibili al 75% nel limite del 2% dei compensi
  • Spese di rappresentanza: deducibili nell’1% dei compensi
  • Formazione professionale: deducibili fino a 10.000 euro annui
  • Certificazione competenze: deducibili fino a 5.000 euro annui

Neutralità fiscale per le operazioni straordinarie

Importante novità è l’introduzione del principio di neutralità fiscale per:

  • Conferimenti in società tra professionisti
  • Operazioni di trasformazione e fusione tra studi professionali
  • Passaggi generazionali dell’attività professionale

Plusvalenze e cessione dello studio

La riforma disciplina anche le plusvalenze derivanti dalla cessione dello studio professionale:

  • Tassazione separata per le plusvalenze da cessione della clientela
  • Estensione del regime anche alle partecipazioni in società tra professionisti
  • Neutralità fiscale per il trasferimento dell’attività per causa di morte

Regime IVA e imposta di registro

Le modifiche interessano anche:

  • IVA: non sono considerate cessioni di beni i passaggi relativi a operazioni straordinarie
  • Imposta di registro: tariffa fissa di 200 euro per le operazioni straordinarie tra professionisti

La riforma rappresenta un significativo passo avanti nella modernizzazione del regime fiscale delle professioni, con l’obiettivo di favorire l’aggregazione professionale e semplificare il passaggio generazionale degli studi.

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