Rivoluzione nei controlli sul lavoro: arriva la diffida amministrativa dell’INL

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Rivoluzione nei controlli sul lavoro: arriva la diffida amministrativa dell’INL

La svolta del 2 agosto 2024

Il 2 agosto 2024 segna una data importante per il mondo del lavoro italiano. Con l’entrata in vigore del Decreto Legislativo 12 luglio 2024, n. 103, si apre una nuova era per i controlli sulle attività economiche, con particolare attenzione all’ambito lavorativo.

Cos’è la diffida amministrativa?

Al cuore di questa riforma troviamo la “diffida amministrativa”, uno strumento innovativo introdotto dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL). Questo nuovo approccio offre ai datori di lavoro la possibilità di sanare alcune violazioni senza incorrere in sanzioni, sotto determinate condizioni.

Come funziona la nuova procedura?

Gli ispettori, riscontrando violazioni sanabili, concedono al datore di lavoro fino a 20 giorni per mettersi in regola. Se l’azienda ottempera entro questo termine, il procedimento sanzionatorio si estingue limitatamente alle irregolarità corrette.

Quali violazioni sono “diffidabili”?

Tra le violazioni che possono beneficiare di questa procedura troviamo problemi relativi alla tenuta del Libro Unico del Lavoro, mancate comunicazioni di cessazione del rapporto di lavoro o omissioni nella consegna dei prospetti paga.

E cosa resta escluso?

Restano escluse violazioni più gravi come il lavoro nero, le irregolarità in materia di salute e sicurezza, o la mancata tracciabilità delle retribuzioni.

L’applicazione retroattiva e l’ “errore scusabile”

La nuova procedura si applica anche retroattivamente alle violazioni commesse prima del 2 agosto 2024, se non ancora contestate formalmente. Inoltre, l’INL ha introdotto il concetto di “errore scusabile” per alcune violazioni formali di lieve entità.

Verso un nuovo approccio ai controlli

Questa riforma segna un cambiamento significativo nell’approccio ai controlli sul lavoro, privilegiando la regolarizzazione rispetto alla mera punizione. Tuttavia, l’Ispettorato mantiene la facoltà di effettuare controlli a sorpresa, ritenuti essenziali per l’efficacia dell’attività ispettiva.

Conclusioni

La nuova diffida amministrativa rappresenta un passo importante verso un sistema di controlli più flessibile e orientato alla collaborazione tra istituzioni e imprese, pur mantenendo la necessaria rigidità nei confronti delle violazioni più gravi.

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