Transizione 5.0: La rivoluzione verde dell’industria italiana parte nel 2024
Il piano Transizione 5.0, introdotto dal decreto-legge n. 19/2024 e successivamente convertito in Legge 56/2024, segna un punto di svolta nella modernizzazione del tessuto industriale italiano. Questa nuova misura, che si inserisce nel quadro del PNRR, punta a incentivare le imprese che investono in efficienza energetica e sostenibilità attraverso un sistema di crediti d’imposta particolarmente vantaggioso.
Un ponte tra digitalizzazione e sostenibilità
Il programma si affianca al già esistente Piano Transizione 4.0, creando una sinergia tra trasformazione digitale ed efficienza energetica. Mentre il 4.0 continua a supportare la digitalizzazione delle imprese, il nuovo piano 5.0 si concentra sulla transizione verso modelli produttivi più sostenibili ed efficienti dal punto di vista energetico.
Chi può beneficiarne?
La platea dei beneficiari è ampia: possono accedere agli incentivi tutte le imprese residenti in Italia e le stabili organizzazioni di imprese estere, indipendentemente da:
- Forma giuridica
- Settore economico
- Dimensione aziendale
- Regime fiscale
Sono escluse solo le imprese in stato di liquidazione o sottoposte a procedure concorsuali, quelle colpite da sanzioni interdittive e quelle non in regola con la normativa sulla sicurezza sul lavoro e i versamenti contributivi.
Gli investimenti ammissibili
Il piano prevede tre tipologie di investimenti:
- Investimenti trainanti (obbligatori):
- Beni materiali e immateriali 4.0 che garantiscano una riduzione dei consumi energetici
- Devono assicurare un risparmio minimo del 3% per l’intera struttura produttiva o del 5% per il singolo processo
- Investimenti trainati (opzionali):
- Impianti per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili
- Particolare attenzione al fotovoltaico con pannelli prodotti in UE
- Formazione 5.0:
- Limitata al 10% degli investimenti principali
- Tetto massimo di 300.000 euro
Un sistema premiante basato sul risparmio
Il credito d’imposta viene calcolato su scaglioni progressivi fino a 50 milioni di euro di investimento, con aliquote che variano in base al risparmio energetico conseguito:
- 35-45% fino a 2,5 milioni
- 15-25% da 2,5 a 10 milioni
- 5-15% da 10 a 50 milioni
Sono previsti inoltre bonus aggiuntivi per:
- PMI: fino a 10.000 euro per la certificazione del risparmio energetico
- Imprese non obbligate alla revisione legale: fino a 5.000 euro per la certificazione contabile
Tempistiche e scadenze
Gli investimenti devono essere:
- Avviati dal 1° gennaio 2024
- Completati entro il 31 dicembre 2025
- Documentati entro il 28 febbraio 2026
La misura rappresenta un’opportunità significativa per le imprese italiane di modernizzare i propri processi produttivi, riducendo l’impatto ambientale e i costi energetici, mentre si preparano per le sfide future dell’economia sostenibile.
0 commenti